Chi ha costruito la Sfinge? Chi le ha rotto il naso? Diamo un nuovo sguardo

Chi ha costruito la Sfinge? Chi le ha rotto il naso? Diamo un nuovo sguardo

Chi ha costruito la Sfinge? Chi le ha rotto il naso? Diamo un nuovo sguardo
Con il corpo di un leone e il volto di un re, la Grande Sfinge è il simbolo massimo dell’antico Egitto, con repliche in tutto il mondo, da Las Vegas (Nevada) a Lanzhou (Cina). Per millenni la Sfinge è rimasta ai piedi delle Piramidi di Giza, sorvegliando le tombe. La sua popolarità è cresciuta e diminuita come le sabbie del deserto che a volte l’hanno coperta. Quando è rivelata, suscita sempre curiosità e meraviglia.

Gigante del deserto
La Grande Sfinge fu costruita durante l’Antico Regno d’Egitto (c. 2575–2150 a.C.) dal faraone Chefren della Quarta Dinastia. È una delle più antiche e grandi sculture colossali del mondo. Misura 20 metri dall’altezza della testa e 73 metri dalla coda alle zampe. Gran parte è scolpita in calcare di Giza, con blocchi aggiuntivi.

Un re
La testa della Sfinge porta i simboli tradizionali della regalità egizia: il nemes e il cobra reale (uraeus) sulla fronte. Sebbene abbia perso naso e barba, il volto rimane ben definito. Tracce di pigmenti blu, giallo e rosso mostrano che un tempo era dipinta; Plinio il Vecchio la descrisse con volto rosso.

Enigmi della Sfinge
Nell’antica Grecia, la Sfinge era un mostro con testa di donna, corpo di leone e ali di uccello. La Sfinge egiziana era invece un guardiano benevolo del re e del paese. La parola “Sphinx” potrebbe derivare dall’egizio “shesep ankh”, “immagine vivente”. A differenza del mostro greco, la Grande Sfinge ha testa d’uomo e nessuna ala.

Chi costruì la Sfinge?
Il consenso scientifico afferma che fu costruita circa 4500 anni fa da Chefren. Tuttavia, la Stele dell’Inventario (c. 670 a.C.) suggerisce che esistesse già prima, ma contiene molte incongruenze storiche.

Il tempio della Sfinge
Davanti alla Grande Sfinge ci sono i resti di un tempio probabilmente costruito nello stesso periodo, con 24 colonne (forse per le 24 ore) e santuari dedicati alle divinità solari Khepri e Atum.

Usura
Dopo il Nuovo Regno, la Sfinge fu trascurata e sepolta dalla sabbia fino alla testa. Nei secoli XII e XIII, gli abitanti offrivano sacrifici per aumentare le piene del Nilo. Il naso fu probabilmente rimosso alla fine del XIV secolo, non dai soldati di Napoleone.

Rinascita
Nel 1817, l’egittologo italiano Giovanni Battista Caviglia pulì la facciata. Negli anni ’30 la Sfinge fu completamente riportata alla luce. Progetti di mappatura hanno fornito nuove informazioni per la sua conservazione.

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