Tempio di Kalabsha, Assuan Egitto
Tempio di Kalabsha: Un Tesoro Nubiano Vicino ad Assuan
Visita uno dei templi più belli dell’Antico Egitto, il Tempio di Mandulis, il dio sole dei nubiani, conosciuto anche come Tempio di Kalabsha. Se decidi di visitare questo tempio durante i tuoi viaggi in Egitto, percorrerai circa 15 km a sud di Assuan. Questo magnifico tempio sorgeva originariamente sulla riva occidentale del Nilo.
I Romani costruirono il tempio nel 30 a.C., per ordine dell’imperatore Augusto, sulle rovine di un antico santuario di Amenofi III. Misura 76 metri di lunghezza e 22 metri di larghezza. Sebbene appartenga all’epoca romana, il tempio conserva rilievi e raffigurazioni del dio Horus, che potrai ammirare durante i tuoi tour giornalieri in Egitto.
Visita al Tempio di Kalabsha
Durante le escursioni ad Assuan, troverai scale che conducono al tetto del tempio, da cui si gode una splendida vista sul lago sacro. Il tempio si distingue per le sue iscrizioni uniche, tra cui un decreto romano che vietava l’ingresso dei maiali. Ci sono anche rilievi che mostrano un re nubiano a cavallo mentre combatte i nemici.
Con la costruzione della Grande Diga di Assuan, il tempio sarebbe stato sommerso, ma grazie al sostegno del governo tedesco, fu trasferito in un luogo sicuro. Oggi è uno dei templi nubiani più celebri inclusi nei tour classici dell’Egitto.
Storia del Tempio di Kalabsha
Il tempio era dedicato a diverse divinità, tra cui Amon-Ra, Ptah, Khnum, Iside e Osiride, ma la principale era Mandulis, dio sole nubiano, talvolta identificato con Horus.
Le pareti sono ricoperte di iscrizioni e rilievi che mostrano faraoni, re e governatori insieme agli dei, scene di guerre e rituali religiosi. Questi elementi storici sono particolarmente importanti nei tour di 7 giorni in Egitto.
L’edificio presenta una facciata monumentale che conduce a un ampio cortile, seguito da una sala ipostila con colonne, e infine al Sancta Sanctorum, composto da tre stanze. Molti viaggiatori combinano la visita con escursioni ad Assuan e Luxor, oltre a un giro in feluca intorno all’isola Elefantina.
Cosa vedere nel Tempio di Kalabsha
Tra le iscrizioni spiccano due testi storici:
Uno attribuito al re Silikon, che racconta la sua vittoria sui Palmyreni portati dai Romani, seguita da una pace concordata.
Un altro che vietava l’ingresso dei maiali nel tempio, emanato da un governatore romano.
Sulle pareti si trovano anche iscrizioni in greco, demotico e copto, ancora visibili sulle colonne.
Nei pacchetti di 13 giorni in Egitto, il tempio è una tappa imperdibile, famoso per i suoi colori vivaci e ben conservati. Il trasferimento dell’edificio dimostra la straordinaria abilità tecnica e architettonica degli antichi. Per i Romani, era considerato un luogo sacro, e la fusione tra stile egiziano e nubiano lo rende un monumento unico.
Fatti sul Tempio di Kalabsha
Dopo il suo trasferimento, l’isola di Khurangi ospita oggi quattro templi: Kalabsha, Beit el-Wali, Kortas e Jarf Hussein. Questi santuari attirano numerosi visitatori, specialmente durante i tour natalizi in Egitto, grazie alle loro iscrizioni che raccontano eventi storici e scene della vita quotidiana dell’Antico Egitto.
Attualmente, il Tempio di Kalabsha si trova sull’isola di Khurangi, vicino alla Grande Diga, ed è una tappa importante delle crociere sul Nilo (Luxor – Assuan). Originariamente si trovava nel villaggio di Kalabsha, chiamato dagli antichi egizi Talmis, e risale ai tempi di Thutmosi III e Amenofi II. Più tardi, Augusto (Ottaviano) lo dedicò al culto di Mandulis e aggiunse scene legate al dio africano.
Tra i rilievi, spiccano le raffigurazioni di Augusto che offre vino a Iside e Osiride. Nel grande cortile d’ingresso si possono ancora vedere iscrizioni copte, oltre a due torri che fiancheggiano il portale principale. Vi è anche un altro cortile aperto, circondato da colonne splendidamente decorate.
Attrazioni intorno al Tempio di Kalabsha
Beit el-Wali: situato vicino al Tempio di Kalabsha, dedicato ad Amon-Ra, con rilievi che mostrano Ramses II in battaglia contro gli Etiopi e i Nubiani.
Jurf Hussein: il secondo tempio di Ramses II, scavato nella roccia, chiamato anche Per-Ptah o “Casa della Nascita”.
Kortas: un altro tempio trasferito sull’isola di Khurangi per salvarlo dalle inondazioni.
Il trasferimento di questi templi fu reso possibile grazie al sostegno dell’UNESCO.
Dopo la visita, i viaggiatori possono tornare ad Assuan, godersi il clima mite invernale, passeggiare per le strade della città, assaporare la cucina egiziana nei ristoranti tradizionali e navigare sul Nilo a bordo delle imbarcazioni locali.
Assuan, con la sua atmosfera tranquilla e i suoi paesaggi incantevoli, è una delle mete che renderanno il tuo viaggio in Egitto indimenticabile.
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