Tempio funerario di Hatshepsut
Tempio funerario di Hatshepsut
Hai mai visitato il Tempio funerario di Hatshepsut?
A Deir Al Bahri, lo sguardo viene attirato dalle spettacolari scogliere calcaree che si innalzano per 300 metri sopra il deserto. Ai piedi di questa meraviglia naturale si trova un capolavoro ancora più straordinario: il Tempio di Hatshepsut. Questo tempio, dall’aspetto quasi moderno, si fonde armoniosamente con le scogliere da cui è scolpito, in un connubio perfetto tra natura e architettura. La maggior parte di ciò che si vede oggi è stata ricostruita. A Luxor si trovano anche altri importanti templi come il Tempio di Karnak, un complesso immenso che copre due chilometri quadrati, grande quanto dieci cattedrali; il Tempio di Luxor, costruito dai faraoni del Nuovo Regno Amenhotep III e Ramses II; il Tempio di Seti I, famoso per il magnifico tempio di Abydos; il Tempio di Mut costruito da Amenhotep III e il Tempio di Montu, anch’esso situato a Luxor.
Gli scavi e i restauri iniziati nel 1891 hanno rivelato uno dei più grandi monumenti dell’antico Egitto. Ai tempi di Hatshepsut (1473-1458 a.C.) doveva essere ancora più spettacolare, quando era raggiungibile attraverso un viale fiancheggiato da sfingi, invece dell’attuale mercato turistico. Il cortile era un giardino con alberi esotici e piante profumate e collegava, attraverso il Nilo, il tempio con quello di Karnak. Chiamato Djeser-djeseru (“il più sacro dei sacri”), fu progettato da Senenmut, un alto funzionario e, secondo alcune teorie, anche amante della regina. Sebbene il progetto sembri insolito, possedeva tutti gli elementi di un tempio funerario – l’asse centrale e la pianta tripartita – ma fu adattato al terreno, quasi perfettamente allineato con il Tempio di Amon a Karnak e vicino a un antico santuario della dea Hathor. A Luxor ci sono anche altri luoghi notevoli da visitare come la Valle delle Regine, situata nella parte meridionale delle colline tebane, New Gurna, Medinet Habu – davanti al tranquillo villaggio di Kom Lolah e dietro le montagne tebane – e il Museo di Luxor, che ospita una straordinaria collezione di reperti dall’Antico Regno fino al periodo mamelucco.
Il tempio ha subito gravi danni nei secoli: Thutmose III fece rimuovere il nome della matrigna ovunque poté; Akhenaton eliminò ogni riferimento al dio Amon; e i primi cristiani lo trasformarono in un monastero, chiamato Deir Al Bahri (“Monastero del Nord”), rovinando molti rilievi pagani. A Luxor si trovano anche altri monumenti celebri, come la Tomba di Seti I, considerata la più bella della valle, la Tomba di Ramses VI (KV 9), la più grandiosa, la Tomba di Tutankhamon (KV 62), tra le più piccole, la Tomba di Thutmose III (KV 34), scavata in profondità nella roccia, la Tomba di Thutmose IV (KV 43), una delle più grandi e profonde della XVIII dinastia, e la Tomba di Tausert e Setnakht (KV 14), appartenente alla moglie di Seti II.
Deir Al Bahri è uno dei luoghi più caldi del mondo, perciò si consiglia di visitarlo al mattino presto, quando la luce del sole radente valorizza al meglio i rilievi. L’ingresso del complesso avviene attraverso il grande cortile, dove si possono ancora vedere le radici originali di alberi antichi. Le colonnate della terrazza inferiore erano chiuse al momento della scrittura. I delicati rilievi della colonnata sud, a sinistra della rampa, raffigurano il trasporto di due obelischi commissionati da Hatshepsut dalle cave di Assuan a Tebe, mentre la colonnata nord mostra scene di cattura di uccelli. Ci sono anche la Tomba di Ramses III (KV 11), conosciuto come Usermaat-Ra, e la Tomba di Nefertari, considerata la più bella della necropoli tebana e di tutto l’Egitto.
Una grande rampa conduce alle due terrazze superiori. I migliori rilievi si trovano sulla terrazza di mezzo. Nella colonnata nord sono rappresentate la nascita divina di Hatshepsut e, alla fine, la Cappella di Anubi, con rilievi colorati ben conservati della regina e di Thutmose III alla presenza di Anubi, Ra-Horakhty e Hathor. I rilievi della Colonnata del Paese di Punt, a sinistra dell’ingresso, raccontano la famosa spedizione nel Paese di Punt per raccogliere alberi di mirra destinati all’incenso usato nei rituali del tempio. Vi si trovano rappresentazioni di animali insoliti, piante esotiche, architetture straniere, paesaggi e popolazioni dall’aspetto diverso. Alla fine di questa colonnata si trova la Cappella di Hathor, con due camere sostenute da colonne con la testa della dea. Sulla parete ovest, Hathor è raffigurata come una vacca che lecca la mano di Hatshepsut e la nutre dal suo utero. Sulla parete nord, un rilievo mostra i soldati di Hatshepsut in abiti navali. Oltre alle sale a colonne si trova una cappella scavata nella roccia, oggi chiusa al pubblico, con rilievi della regina davanti agli dèi e una piccola figura di Senenmut, l’architetto e possibile amante della regina.
La terrazza superiore è stata restaurata da un’équipe polacco-egiziana negli ultimi venticinque anni e conserva ventiquattro statue di Osiride, alcune ancora in piedi. La porta centrale in granito rosa conduce al Santuario di Amon, scolpito nella scogliera.
Sul lato sud del tempio di Hatshepsut si trovano i resti del Tempio di Montuhotep, costruito per il fondatore dell’XI dinastia e uno dei più antichi templi di Tebe, e il Tempio di Thutmose III, successore di Hatshepsut, entrambi in rovina.
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